06 – Sesta tappa – dalla Casera Pramosio al Rifugio Fabiani

Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg


Dalla Casera Pramosio 1521 m

Al Rifugio Fabiani 1539 m


Difficoltà:E
Periodo consigliato:Estate – Autunno
Lunghezza del percorso:6,7 Km
Dislivello in salita:570 m
Dislivello in discesa:538 m
Tempo di percorrenza:3:30 ore
Sentieri C.A.I.448A – 448
Mappa TabaccoTabacco n. 09 Alpi Carniche – Carnia Centrale

Avvicinamento

Da Paluzza si sale lungo la SS 52 bis in direzione del Passo di Monte Croce Carnico, giunti al bivio per Cleulis , si tiene la destra e si sale, inizialmente su strada asfaltata e poi sterrata, inoltrandosi nella sovrastante “Foresta Pramosio”, fino alla Malga.

Descrizione del percorso

Dalla Casera Pramosio si sale seguendo il sentiero 448a alla sella Cercevesa passando nei pressi della ex caserma della Guardia di Finanza. Una volta giunti sulla sella si scende fino ai ruderi della Casera Cercevesa per poi proseguire e superare il rio Cercevesa seguito dal rio Questalta. Il sentiero prosegue passando sotto la cima della Creta Rossa per poi incrociare il sentiero 448 che scende dal Monte Scarniz e poi raggiungere la Sella di Creta Rossa 1770m da qui si scende fino al Rio Valentin ed una volta attraversato si continua a scendere fino ad arrivare al Rifugio Fabiani, la nostra meta.

Nel caso il Rifugio Fabiani fosse pieno si può proseguire fino all’Agriturismo al Cippo che, con 20 posti letto a disposizione, ci permetterà comunque di passare la notte ed accorciare il percorso del giorno dopo.

Per chi volesse concludere la traversata con questa tappa non gli resterà che scendere dal Rifugio Fabiani seguendo il sentiero 454 che dopo circa un chilometro si trasformerà in mulattiera e lo condurrà sulla strada asfaltata che sale da Paularo. Qui si potrà recuperare la macchina se ci si sarà premurati di lasciare, il primo giorno, nel parcheggio che serve il rifugio, cioè qui: o dovrà continuare a scendere, magari facendo autostop visto che la strada d’estate è abbastanza trafficata, fino a Paularo dove con il primo autobus disponibile si potrà rientrare a Tolmezzo (Orari SAF Paularo-Tolmezzo) se si avrà avuto l’accortezza di lasciare lì la macchina e si saranno usati i mezzi pubblici per salire il primo giorno a Sesto o dove si sarà deciso di partire con la prima tappa.


Punti di appoggio

Nome e LinkWebLocalitàTelefonoEmailRistorazionePosti lettoDocciaPeriodo di aperturaLingue parlate
Casera PramosioPaluzza0433.779177cate_selva@libero.it.50Meta Giugno-Meta SettembreInglese e Tedesco
Zollnersee HütteAm Zollner+43/676/9602209 cel.:+43/676/9218118
zollnersee-huette@oeav-obergailtal.at
3406 giugno 2020 – 10 ottobre 2020Inglese e Tedesco
Rifugio Piero FabianiPecol di Chiaula Paularo331.3672786salitaduron@gmail.com24Meta Giugno-Meta Settembre
Agriturismo Al Cippo
Malga Valbertat0433.70126sandri.anna@libero.it20Apertura Estiva


Sesta tappa – Tracciato GPS


Tracciato GPS sulla cartina TabaccoMap 1:25.000


Profilo altimetrico


Suggerimenti e considerazioni sulla sesta tappa della Traversata Carnica 2020

Una cosa è certa, non rinuncerei mai alla colazione in Casera Pramosio! (facebook). Il latte fresco delle mucche della malga, lo yogurt, la ricotta e le crostate che ho mangiato qui sono in assolute i migliori prodotti caseari della Carnia, a mio parere.

La sesta tappa l’ho fatta volutamente non impegnativa (grado di difficoltà E), anche se con qualche breve tratto un po’ esposto, e corta 6,7 Km, percorribile in poco meno di quattro ore proprio per concederci una mezza giornata di riposo in rifugio dopo due giorni molto impegnativi, infatti il Rifugio Fabiani (facebook) risulta essere molto ben isolato in mezzo alle Alpi Carniche, l’ideale per rilassare mente e corpo e godersi un pomeriggio con i gestori, cordiali e sempre disponibili, e gli escursionisti, sempre presenti molto numerosi, bevendo una buona birra e gustando uno dei loro squisiti piatti.

Il percorso di questa giornata si snoda, a mio parere, in una delle più belle vallate della Carnia. Questa vallata è particolarmente isolata (non c’è segnale telefonico) ed ogni volta che l’ho percorsa in assoluto silenzio ho potuto ammirare e fotografare la fauna locale (l’ultima volta che ci sono stato ho fotografato un branco con una trentina di caprioli e un’aquila).

In realtà questa tappa potrebbe essere resa molto più interessante percorrendola tutta in cresta, dove sono numerose le testimonianza della Grande Guerra, concludendola poi scendendo dal Monte Questalta su una ferrata che non è molto lunga ma abbastanza impegnative per la presenza di alcune placche (EEA). Naturalmente è obbligatorio avere con se casco, imbrago e dissipatore ed avere preservato ancora abbastanza forze per i giorni successivi.

I sentieri che si andranno a percorrere per fare questa traversata in cresta saranno: per primo il “Sentiero dei Pastori” 402 fino al Passo Pramosio (1.779 m) poi, sulla destra, il 448 che percorrendo tutta la cresta e passando per la Cima del Monte Scarniz (2.118 m) ci condurrà direttamente sul Monte Cuestalta (2.198 m), dove scendendo con l’ausilio della ferrata, e andremo a raggiungere la Punta Medate ed infine il bivio col sentiero 423 che ci condurrà al Passo Pecol di Chiaula (1.804 m) ed infine seguendo il 454 al Rifugio Fabiani (1.539 m).


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