09 – Nona tappa dal Rifugio Nordio Deffar a Coccau di Sotto

Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg


Dal Rifugio Nordio 1406 m

A Coccau fermata autobus


Difficoltà:EE
Periodo consigliato:Estate – Autunno
Lunghezza del percorso:21,5 Km
Dislivello in salita:895 m
Dislivello in discesa:1590 m
Tempo di percorrenza:7:10 ore
Sentieri C.A.I.403 – 510
Mappa TabaccoTabacco n. 09 Alpi Carniche – Carnia Centrale

Avvicinamento

Dalla statale che porta a Tarvisio presso la località Ugovizza si gira a sinistra (Cartello stradale con indicazione Rigugio F.lli Nordio) poi tenendo il torrente sulla sinistra si imbocca la strada che sulla destra sale verso i Rifugi Gortani e Nordio fino alla Locanda al Camoscio dove tenendo la destra si giunge poco dopo al Parcheggio di servizio per il Rifugio Nordio dove si può lasciare la macchina. Da qui poi a piedi su strada forestale (sent. 507) si giunge al Rifugio Nordio.


Descrizione del percorso

Dal Rifugio Nordio si prende il sentiero della Traversata Carnica il 403 facilmente riconoscibile dall’inconfondibile triangolo bianco e rosso che ci condurrà alla Sella Bristrizza 1.7616m nella località Feistritzer Alm dove si godrà di uno spettacolare panorama e ci si potrà ristorare nell’omonimo casolare. Proseguendo sempre sul sentiero 403 troveremo dapprima sulla sinistra la chiesetta della Madonna della Neve per poi giungere alla Sella Pleccia 1.617 m. Ora continuando in cresta sul 403 in mezzo a bellissimi prati fioriti si passerà poco sotto alla Achomitzer Alm 1.700m godendoci sulla destra la vista della cima del Monte Acomizza 1.813m. Attraverso i boschi di abete e rimanendo più o meno sempre in cresta giungeremo ora alla Sella di Bartolo 1173m e continuando sempre in cresta arriveremo alla cima del Monte Ochsentand 1.417m e poi sotto la cima del Monte Capin di ponente 1735m. Ora il sentiero si sposta sotto la cresta sul versante Italiano per giungere sotto il Monte Goriane 1.694m e da qui inizieremo la discesa prendendo il sentiero 510 sulla destra che ci condurrà dopo breve tempo alla nostra meta il paesino Coccau di Sotto.


Punti di appoggio

Nome e LinkWebLocalitàTelefonoEmailRistorazionePosti lettoDocciaPeriodo di aperturaLingue parlate
Rifugio Fratelli Nordio – Riccardo DeffarUgovizza -Sella Lom – Alta Val Uqua3208151052 o SAG Trieste 040 630464lianeke@libero.it 
segreteria@caisag.ts.it 
24dal 7 dicembre 2019 martedì e mercoledì chiuso
26 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020 aperto tutti i giorn
italiano inglese tedesco
Rifugio GortaniValle a nord di Ugovizza,
in località Pod Rauna
3317907427
angelavirgallito@gmail.com
8ORARIO 8-21 CHIUSO MERCOLEDìitaliano inglese tedesco
Feistritzer AlmFeistritz an der Gail+43 699.114105 79nonomaggio – settembreitaliano tedesco inglese
Ex Posta Ristorante-Pensionevia Friuli, 55 Coccau – Tarvisio+39 0428 644055info@exposta.it10siSempre apertoitaliano tedesco
Stazione Ferroviaria Boscoverde (orari autobus) (orario dei treni)Tarvisio Boscoverde
Taxi TarvisioTarvisio


Nona tappa – Tracciato GPS


Tracciato GPS sulla cartina TabaccoMap 1:25.000


Profilo altimetrico


Suggerimenti e considerazioni sulla nona tappa della Traversata Carnica 2020

Ed eccoci arrivati alla nona e ultima tappa, sicuramente stanchi ma soddisfatti. Per fortuna nostra questa tappa è la più semplice dell’intera traversata con 21,5 km di percorso da coprire in 07 ore senza però alcun affanno visto che il dislivello che andremo ad affrontare è di soli 895m D+ in salita e l’ultimo tratto sarà tutta discesa fino al nostro arrivo a Coccau di Sotto, nei pressi della fermata dell’autobus, dove salendo sul primo autobus disponibile raggiungeremo prima la Stazione dei Treni di Tarvisio (orario dei treni) e da qui col primo treno in partenza raggiungeremo la Stazione della Carnia dove avevamo lasciato la macchina il primo giorno (vedi la scheda della prima tappa). Nel caso non ci fossero mezzi a disposizione per raggiungere Tarvisio si potrebbe proseguire sulla pista ciclabile verso il confine di stato Italo Austriaco fino a raggiungere il Ristorante-Pensione Ex Posta  dove ci sarà la possibilità di passare la notte oppure chiamare un Taxi (Taxi Tarvisio).

Il bello di questo ultimo tratto è che il percorso si estende su cime mai impervie, splendidi boschi di faggio e abeti con il sentiero sempre ben tracciato e segnalato. L’unica cosa dolente è che non si potrà dividere in due tappe, ammenoché non si sia in possesso di una tenda o di un sacco a pelo che premetta il pernottamento all’esterno, esperienza sicuramente da provare.

Nel caso si dovessero riscontrare problemi dovuti alla stanchezza, vesciche, dolori alle ginocchia, alle gambe o semplicemente si volesse concludere prima la Traversata, la prima via di fuga a nostra disposizione la troveremo nei pressi della Malga Acomizza (Achomitzer Alm 1.700m) che è situata proprio sul confine italo austriaco poco prima del monte Acomizza. La Achomitzer alm si trova al centro di una fitta rete di sentieri e piste forestali, uno di questi è il sentiero 508 che ci farà scendere velocemente a Camporosso e poco dopo, proseguendo sempre sul sentiero 403, nei pressi della Sella di Bartolo 1.175m incroceremo il 509 che, prima su mulattiera e poi su strada asfaltata, ci condurrà sempre a Camporsso.

Un’altra possibilità, da prendere in considerazione nel caso si fosse in ritardo sulla tabella di marcia, è quella di scendere dalla Sella di Bartolo fino in Val Bartolo e prendere sulla nostra sinistra il sentiero 509 (tabella CAI) che ci condurrà a Tarvisio (zona chiesa di San Michele) dove si potrà raggiungere, in pochi minuti, la Stazione Ferroviaria Boscoverde (Orari autobus) per rientrare al punto di partenza, se saremo saliti con i mezzi pubblici. Lo stesso risultato lo otterremo proseguendo sul sentiero della nostra Traversata Carnica 403 fino alla cima del Monte Capin di ponente 1735m dove circa 500m dopo incroceremo sulla destra il sentiero 510 e dopo lo stesso 509, del percorso precedente, che ci porterà nello stesso punto a Tarvisio.

Come già anticipato questa potrebbe essere la meta finale di un fine settima la cui partenza si potrebbe eventualmente identificare con Paularo o il Passo Pramollo perciò due o tre tappe prima. Il bello della Traversata Carnica è appunto che il percorso può essere suddiviso in più tappe, viste le molteplici possibilità di raggiungere i diversi punti di partenza sia con i mezzi pubblici che con la macchina. Inoltre, per chi volesse percorrere questa bellissima Altavia con minor affanno e più tranquillità per potersi godere ogni istante del percorso e visitare tutte le numerose testimonianze storiche sulla Grande Guerra, i luoghi caratteristici, fermarsi a fotografare con tutta calma la magnifica flora, fauna, i paesaggi c i magnifici panorami visibili dai lunghissimi percorsi in cresta o semplicemente volesse fermarsi qualche mezzo pomeriggio a prendere sole nei magnifici laghetti alpini che incontrerà lungo il percorso, è sicuramente consigliato usare il numero massimo di tappe disponibili, che sono ben 14, anche se si dovranno impegnare due settimane di ferie per riuscire a concludere l’intera Traversata. Teniamo comunque presente che il tempo dalle nostre parti è molto variabile ed è quasi impossibile trovare una finestra temporale di 15 gg di splendido sole perciò bisognerà mettere in conto un paio di giorni in più sull’itinerario per poter sostare in rifugio un’intera giornata, in caso di pioggia, nell’attesa del bel tempo.

Col prossimo post indicherò tutti i punti in cui, a mio parere, si potrà sostare con la teda per passare la notte per chi volesse fare la traversata in modo più spartano (come piace a me) senza così dover dormire nei rifugi ed usarli solo per rifornirsi di cibo evitando, in questo modo, di dover portare un carico eccessivo nello zaino, visto che già ci sarà il peso della tenda e del scacco a pelo.

Tra le altre cose, visto gli attuali problemi col Coronavirus, fare la Traversata in tenda sicuramente sarebbe la miglior soluzione per mantenere le distanze sociali evitando così le camerate ed inoltre andremo a risolvere il problema della immagino poca ricettività dei rifugi che saranno costretti a ridurre drasticamente i posti letto.


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08 – Ottava tappa dal Passo Pramollo al Rifugio Nordio Deffar

Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg


Dal Passo Pramollo 1528 m

Al Rifugio Nordio 1406 m


Difficoltà:EE
Periodo consigliato:Estate – Autunno
Lunghezza del percorso:27,5 Km
Dislivello in salita:1452 m
Dislivello in discesa:1511 m
Tempo di percorrenza:8:35 ore
Sentieri C.A.I.411 – 403 – 483 – 403
Mappa TabaccoTabacco n. 09 Alpi Carniche – Carnia Centrale

Avvicinamento

Per raggiungere il Passo Pramollo prendere l’uscita di Pontebba sull’autostrada A22 Udine-Tarvisio e poi dal centro di Pontebba imboccare la statale SP110 indicazioni per il Passo Pramollo e seguirla per 18 km circa 20 minuti ( strada con tornati stretti e gallerie). In alternativa si può arrivare in treno fino alla stazione di Pontebba e poi risalire a piedi o autostop visto che non ci sono mezzi pubblici che portano al Passo Pramollo.

Un’altra possibilità quella di raggiungere il passo dal versante Austriaco con l’autobus da  Tröpolach.


Descrizione del percorso

Dal laghetto sul Passo Pramollo, sulla destra arrivando dall’Italia e poco dopo il ristorante/albergo Wulfenia, si imbocca la stradina sterrata che va verso la Chiesetta situata poco sopra dove incroceremo la strada sterrata che ci condurrà, affiancando le piste di sci, sul sentiero 403 della nostra Traversata Carnica e dopo una abbastanza impegnativa salita ci farà giungere sulla forcella che si trova subito sotto al ristorante/chiosco Zur Berghex nei pressi dell’arrivo della seggiovia che sale dal Passo Pramollo. Scendendo ora la vallata sottostante e rimanendo sempre sul 403 andremo ad affiancare un laghetto artificiale che una volta superato ci farà raggiungere alla Sella della Spalla 1.439m. Ora proseguendo sempre sul 403 andremo a passare tra il Monte Zille e il Col Di Mezzo per raggiungere la Sella Zille 1.497m seguita dalla Sella Chersnizze m.1542. Qui, volendo accorciare l’itinerario si potrebbe prendere il sentiero sulla destra, non molto ben segnato però, che ci condurrà sulla Sella del Poludnig senza scendere fino alla vallata sottostante e passare per lo splendido paesino austriaco Egger Alm 1.422m immerso nella selvagge Alpi Carniche (secondo me vale la pena visitarlo). Dal Egger Alm abbiamo altre due possibilità o proseguire sul sentiero della Traversata Carnica 403 o prendere sulla destra il 483 che dopo una impegnativa salita ci farà toccare la cima del Monte Poludnig 1.999m (volendo evitarlo poco prima del monte si può tagliare a sinistra e passare sotto la montagna evitando 200m di dislivello) o continuare sul 403 che ci farà, in ogni caso raggiungere, dopo aver superato il secondo paesino di montagna Dellacher Alm il torrente Kessenwald Bach che una volta superato e restando sul 403 ci condurrà al  Gortschacher Alm 1.654m per poi passare sotto il Monte Starhand 1.965m e giungere al Rifugio Wirtshaus Starhand 1460m ed infine alla nostra meta il Rifugio Nordio Deffar 1.406m.


Punti di appoggio

Nome e LinkWebLocalitàTelefonoEmailRistorazionePosti lettoDocciaPeriodo di aperturaLingue parlate
Al Gallo ForcelloPasso Pramollo+43 428523188info@forcello.comsi100Giugno-Settembreinglese
tedesco
Wulfenia da LivioPasso Pramollo+43 6603186877livio@livio.atsi50Giugno-Settembreinglese
tedesco
Egger Alm – Dellacher Alm – Poludnig AlmMöderndorf vicino a Hermagor
Malga EggerHermagor-Pressegger See+43 676.9343605pagina Facebook15Tutto l’annoitaliano inglese tedesco
Rifugio Wirtshaus StarhandAm Lomsattel+43 4283200422maggio- ottobreitaliano inglese tedesco
Rifugio Fratelli Nordio – Riccardo DeffarUgovizza -Sella Lom – Alta Val Uqua3208151052 o SAG Trieste 040 630464lianeke@libero.it 
segreteria@caisag.ts.it 
24dal 7 dicembre 2019 martedì e mercoledì chiuso
26 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020 aperto tutti i giorn
italiano inglese tedesco
Rifugio GortaniValle a nord di Ugovizza,
in località Pod Rauna
3317907427
angelavirgallito@gmail.com
8ORARIO 8-21 CHIUSO MERCOLEDìitaliano inglese tedesco


Ottava tappa – Tracciato GPS


Tracciato GPS sulla cartina TabaccoMap 1:25.000


Profilo altimetrico


Suggerimenti e considerazioni sulla ottava tappa della Traversata Carnica 2020

L’ottava tappa risulterà abbastanza impegnativa sia per i sui 27 Km che per i 1.452 m D+ di dislivello mentre, pur essendo classificata EE, non avrà passaggi particolarmente impegnativi ma sarà richiesta una buona andatura per rientrare nelle otto ore e mezza di camino previsti e di conseguenza si dovrà essere ancora in possesso di una buona quantità di forze e energie per affrontarla tutta d’un fiato.

Premesso questo, la buona notizia è che anche questa ottava tappa potrà essere divisa in due sotto tappe.

La prima sotto tappa ci porterà dal Passo Pramollo allo splendido villaggio alpino di Egger Alm 1.422m, in mezzo alle Alpi Carniche Orientali, dopo 12 Km, quattro ore di cammino e 700 m di dislivello totali, rimanendo sempre sulla nostra traccia originaria, e giusto alla sua metà. Qui potremo passare la notte e rilassarci alla Egger Alm Gasthaus dove potremo gustare i loro piatti tipici fatti esclusivamente con prodotti reperiti a Km0. Vista la modesta capacità recettiva è consigliabile prenotare.

Considerato il fatto che si avrà a disposizione mezza giornata di riposo si potrebbe approfittarne per visitare i tre idilliaci  “Villaggi Alpini Carnici” che si trovano direttamente sull’Alta via Carnica, l’Egger Alm, il Dellacher Alm e il Poludnig Alm dove i contadini di queste malghe vi offriranno molte specialità culinarie tradizionali ed i loro migliori prodotti come, ad esempio, il  formaggio alpino della valle Gailtal, con DOP rilasciata dall’UE, e gli ottimi insaccati. Tutti questi prodotti sono realizzati in modo tradizionale da Elisabeth, l’affascinante mastro casaro sulla malga Egger.

Nelle rustiche locande alpine dei tre villaggi Carnici vengono servite molte deliziose specialità della valle del Gailtal dove si potrà approfittare sia della ricca colazione alpina che della pasta fatta in casa con formaggio Carinziano e Kaiserschmarrn. Un must per tutti gli amanti della natura e dell’arte culinaria Austriaca!

Merita inoltre una visita il bellissimo piccolo lago alpino che si trova nell’alta vallata Carnica, tra la malga Egger e la malga Dellacher, il lago Egger Alm-See a 1399 m sul livello del mare. Qui, oltre che a prendere il sole sulle sue rilassanti sponde, sarà possibile ammirare e fotografare le erbe e i fiori tipici di alta montagna e i piccoli tritoni presenti nel laghetto. Concludendo direi che una giornata passata in questa splendida vallata non ha prezzo.

Così dopo una giornata passata in questa rilassante vallata e un’ottima colazione salata fatta nella nostra Gasthaus, il giorno dopo e di buon mattino, saremo pronti e rilassati per affrontare la seconda sotto tappa e cioè dal villaggio alpino di Egger Alm al Rifugio Nordio, seguendo sempre la nostra traccia. Questa seconda tappa ci farà percorrere 15 Km in 5,30 ore circa con 707 m di dislivello totali e, senza grosse difficoltà, ci farà giungere al Rifugio Nordio dove avremo a disposizione un’altra mezza giornata per rilassarci.


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06 – Sesta tappa – dalla Casera Pramosio al Rifugio Fabiani

Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg


Dalla Casera Pramosio 1521 m

Al Rifugio Fabiani 1539 m


Difficoltà:E
Periodo consigliato:Estate – Autunno
Lunghezza del percorso:6,7 Km
Dislivello in salita:570 m
Dislivello in discesa:538 m
Tempo di percorrenza:3:30 ore
Sentieri C.A.I.448A – 448
Mappa TabaccoTabacco n. 09 Alpi Carniche – Carnia Centrale

Avvicinamento

Da Paluzza si sale lungo la SS 52 bis in direzione del Passo di Monte Croce Carnico, giunti al bivio per Cleulis , si tiene la destra e si sale, inizialmente su strada asfaltata e poi sterrata, inoltrandosi nella sovrastante “Foresta Pramosio”, fino alla Malga.

Descrizione del percorso

Dalla Casera Pramosio si sale seguendo il sentiero 448a alla sella Cercevesa passando nei pressi della ex caserma della Guardia di Finanza. Una volta giunti sulla sella si scende fino ai ruderi della Casera Cercevesa per poi proseguire e superare il rio Cercevesa seguito dal rio Questalta. Il sentiero prosegue passando sotto la cima della Creta Rossa per poi incrociare il sentiero 448 che scende dal Monte Scarniz e poi raggiungere la Sella di Creta Rossa 1770m da qui si scende fino al Rio Valentin ed una volta attraversato si continua a scendere fino ad arrivare al Rifugio Fabiani, la nostra meta.

Nel caso il Rifugio Fabiani fosse pieno si può proseguire fino all’Agriturismo al Cippo che, con 20 posti letto a disposizione, ci permetterà comunque di passare la notte ed accorciare il percorso del giorno dopo.

Per chi volesse concludere la traversata con questa tappa non gli resterà che scendere dal Rifugio Fabiani seguendo il sentiero 454 che dopo circa un chilometro si trasformerà in mulattiera e lo condurrà sulla strada asfaltata che sale da Paularo. Qui si potrà recuperare la macchina se ci si sarà premurati di lasciare, il primo giorno, nel parcheggio che serve il rifugio, cioè qui: o dovrà continuare a scendere, magari facendo autostop visto che la strada d’estate è abbastanza trafficata, fino a Paularo dove con il primo autobus disponibile si potrà rientrare a Tolmezzo (Orari SAF Paularo-Tolmezzo) se si avrà avuto l’accortezza di lasciare lì la macchina e si saranno usati i mezzi pubblici per salire il primo giorno a Sesto o dove si sarà deciso di partire con la prima tappa.


Punti di appoggio

Nome e LinkWebLocalitàTelefonoEmailRistorazionePosti lettoDocciaPeriodo di aperturaLingue parlate
Casera PramosioPaluzza0433.779177cate_selva@libero.it.50Meta Giugno-Meta SettembreInglese e Tedesco
Zollnersee HütteAm Zollner+43/676/9602209 cel.:+43/676/9218118
zollnersee-huette@oeav-obergailtal.at
3406 giugno 2020 – 10 ottobre 2020Inglese e Tedesco
Rifugio Piero FabianiPecol di Chiaula Paularo331.3672786salitaduron@gmail.com24Meta Giugno-Meta Settembre
Agriturismo Al Cippo
Malga Valbertat0433.70126sandri.anna@libero.it20Apertura Estiva


Sesta tappa – Tracciato GPS


Tracciato GPS sulla cartina TabaccoMap 1:25.000


Profilo altimetrico


Suggerimenti e considerazioni sulla sesta tappa della Traversata Carnica 2020

Una cosa è certa, non rinuncerei mai alla colazione in Casera Pramosio! (facebook). Il latte fresco delle mucche della malga, lo yogurt, la ricotta e le crostate che ho mangiato qui sono in assolute i migliori prodotti caseari della Carnia, a mio parere.

La sesta tappa l’ho fatta volutamente non impegnativa (grado di difficoltà E), anche se con qualche breve tratto un po’ esposto, e corta 6,7 Km, percorribile in poco meno di quattro ore proprio per concederci una mezza giornata di riposo in rifugio dopo due giorni molto impegnativi, infatti il Rifugio Fabiani (facebook) risulta essere molto ben isolato in mezzo alle Alpi Carniche, l’ideale per rilassare mente e corpo e godersi un pomeriggio con i gestori, cordiali e sempre disponibili, e gli escursionisti, sempre presenti molto numerosi, bevendo una buona birra e gustando uno dei loro squisiti piatti.

Il percorso di questa giornata si snoda, a mio parere, in una delle più belle vallate della Carnia. Questa vallata è particolarmente isolata (non c’è segnale telefonico) ed ogni volta che l’ho percorsa in assoluto silenzio ho potuto ammirare e fotografare la fauna locale (l’ultima volta che ci sono stato ho fotografato un branco con una trentina di caprioli e un’aquila).

In realtà questa tappa potrebbe essere resa molto più interessante percorrendola tutta in cresta, dove sono numerose le testimonianza della Grande Guerra, concludendola poi scendendo dal Monte Questalta su una ferrata che non è molto lunga ma abbastanza impegnative per la presenza di alcune placche (EEA). Naturalmente è obbligatorio avere con se casco, imbrago e dissipatore ed avere preservato ancora abbastanza forze per i giorni successivi.

I sentieri che si andranno a percorrere per fare questa traversata in cresta saranno: per primo il “Sentiero dei Pastori” 402 fino al Passo Pramosio (1.779 m) poi, sulla destra, il 448 che percorrendo tutta la cresta e passando per la Cima del Monte Scarniz (2.118 m) ci condurrà direttamente sul Monte Cuestalta (2.198 m), dove scendendo con l’ausilio della ferrata, e andremo a raggiungere la Punta Medate ed infine il bivio col sentiero 423 che ci condurrà al Passo Pecol di Chiaula (1.804 m) ed infine seguendo il 454 al Rifugio Fabiani (1.539 m).


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07 – Settima tappa dal Rifugio Fabiani al Passo Pramollo

Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg


Dal Rifugio Fabiani
1539 m

Al Passo Pramollo
1528 m


Difficoltà:EE
Periodo consigliato:Estate – Autunno
Lunghezza del percorso:21,1 Km
Dislivello in salita:977 m
Dislivello in discesa:1031 m
Tempo di percorrenza:6:00 ore
Sentieri C.A.I.448 – 449 – 439 – 403
Mappa TabaccoTabacco n. 18

Avvicinamento

Da Paularo su strada asfaltata fino a Casera Ramaz e poi su strada forestale e sentiero nell’ultimo tratto fino al Fabiani.

Descrizione del percorso

Dal Rif. Fabiani si prende il sentiero 448 e si sale fino alla casera Lodin Alta ed alla sella fra il M.te Lodin e la cima Val di Puartis. Dopo aver aggirata quest’ ultima, si percorre il crinale orientale e ci si tiene in prossimità di esso fino ad immettersi su una stradina sterrata diretta alla casera Valberetad Alta. Qui seguendo il sentiero 449 ci si raccorda ad una forestale più ampia che ci porterà alla carrozzabile asfaltata ( al Cippo). Seguendo questa strada che sale da Paularo si giunge al passo Cason di Lanza, dal qui si prosegue su strada forestale sentiero 439 verso la Casera Val Dolce, ora continuando sul sentiero dell’Amicizia 439, prima fra prati e poi fra ghiaioni, si raggiunge attraverso l’Altavia del CAI di Pontebba la Sella di Aip 1941m.
Dalla Sella di Aip fino a Sella di Madrizze i sentieri 403 e 403a corrono in territorio austriaco. Rimanendo ora sul sentiero 403 si scende nel vallone sottostante per poi proseguire sul nuovo sentiero 403a fra sfasciumi di grossi massi per poi salire a Sella Madrizze 1833m. Sempre con il sentiero 403a, costeggeremo la Cima Madrizze (ritornando in territorio Italiano) per poi in discesa, prima in un bosco e poi per larghi pianori, raggiungere il lago di Pramollo e l’omonimo Passo dove trovasi la nostra meta.


Punti di appoggio

Nome e LinkWebLocalitàTelefonoEmailRistorazionePosti lettoDocciaPeriodo di aperturaLingue parlate
Rifugio Piero FabianiPecol di Chiaula Paularo331.3672786salitaduron@gmail.comsi24siMeta Giugno-Meta Settembre
Casera Lodin AltaVal Chiarsò339.3258517sinoApertura Estiva
Agriturismo Al CippoMalga Valbertat0433.70126sandri.anna@libero.it20Apertura Estiva
Casera Cason di Lanza Passo del Cason di Lanza0428.90928
cabia1@alice.itsi12Giugno/Ottobreinglese
tedesco
Bivacco LomastiSella di Aip (BIVACCO)no6noSempre aperto
Al Gallo ForcelloPasso Pramollo+43 428523188info@forcello.comsi100Giugno-Settembreinglese
tedesco
Wulfenia da LivioPasso Pramollo+43 660.3186877livio@livio.atsi50Giugno-Settembreinglese
tedesco


Settima tappa – Tracciato GPS


Tracciato GPS sulla cartina TabaccoMap 1:25.000


Profilo altimetrico


Suggerimenti e considerazioni sulla settima tappa della Traversata Carnica 2020

Questa tappa non risulta essere particolarmente impegnativa se non per qualche tratto e per la lunghezza 21 Km. Volendo renderla più semplice, da escursionismo E, basta prendere, subito dopo il Rifugio Fabiani, il Sentiero dei Silenzi 454 fino alla Casera Ramaz e poi proseguire sulla strada che sale da Paularo fino al Cason di Lanza.

Tuttavia, volendo evitare di percorre 21Km, si può dividere il percorso in due tappe. La prima dal Rifugio Fabiani al Cason di Lanza, la seconda dal Cason di Lanza al Passo Pramollo, mantenendo sempre la stessa traccia.

Come quasi sempre anche queste due sotto tappe si potrebbero rendere più interessanti percorrendole quasi interamente in cresta passando però da un percorso per escursionisti esperti EE ad un percorso per escursionisti esperti e attrezzati, nella seconda tappa, EEA.

Nella prima sotto tappa si salirà dal Rifugio Fabiani al Passo Pecol di Chiaula (1.797m) seguendo il sentieri 454 e poi prendere sulla destra il 403 (Karnischer Hohenweg) fino al laghetto Zollner see (1.767m) e subito dopo proseguire sulla destra sul sentiero 425 che ci porterà al Passo Lodinut (1.817m). Da qui salire sula ripidissima cresta fino sul Monte Lodin (2.015m). Ora scendendo dalla cima e proseguendo sulla cresta orientale, si incontreranno i resti di un villaggio militare della Grande Guerra, al di sopra della torbiera alpina chiusa a sud-est dalla cima di Val di Puartis. Da qui scendendo al valico di Lodintörl (1.871m), si potrà visitare un secondo villaggio di guerra, con un monumento dedicato a Francesco Giuseppe. Scendendo ancora ci si ricollegherà alla Traversata carnica, sentiero 403, e si scenderà fino a Straniger Alm (1.501m). Si proseguirà poi sulla strada che porta al passo Meledis (1.6013m) che ci riporterà in Italia sul sentiero 448, la nostra traccia originaria, che seguiremo fino al Cason di Lanza. In alternativa dalla Straniger Alm si può continuare sulla Karnischer Hohenweg sentiero 403 fino alla Sella di Val Dolce (1.781m) per poi prendere il Sentiero del Formaggio 458 che ci porterà al Cason Di Lanza dopo aver percorso una bellissima traccia in cresta e aver visitato i resti di due villaggi militari testimonianza della Grande Guerra.

La seconda sotto tappa, da percorrere il secondo giorno, sarà molto impegnativa e assai difficile EEA sia per lo sforzo fisico che per il sentiero che richiederà passo sicuro su sentiero franoso e molto insidioso perciò sconsigliata a chi non è abituato a percorrere sentieri alpinistici poco tracciati, franosi, attrezzati ed in ambiente molto severo.

Dal Cason di Lanza di prenderà il Sentiero dei Silenzi 458 fino a raggiungere la Sella di Val Dolce (1.781m) e qui si proseguirà sul 403 il Karnischer Hohenweg fino a quando non si incontrerà sulla roccia la scritta che indica l’Alta Via del C.A.I. di Pontebba, sentiero impegnativo, franoso, attrezzato e poco segnato, con bollini rossi non sempre ben visibili e passaggi di 1° e 2° grado. Qui la descrizione dell’intero percorso: , che ci dà un’idea della difficoltà, anche se noi percorreremo solo il tratto che ci porterà prima fino alla cima della Creta di Aip (2.279m), dalla quale scenderemo attraverso la ferrata delle Crete Rosse, per poi salire, seguendo il sentiero 414, sulla Cima del Monte Cavallo (2.204 m) e poi scendere sulle ferrate Enrico Contin e la ferrata Winkelturm sulla Torre Winkel.

Per rendere il percorso un po’ più facile si può proseguire sul 403 fino ad incrociare la via normale, qui la relazione: , sentiero di primo grado non attrezzato e che richiede l’uso delle mani ma comunque mai pericoloso anche se esposto, che ci porterà sulla Cima del Monte Cavallo per poi scendere dalla ferrata italiana delle Crete Rosse.

Altra possibilità potrebbe esse quella di continuare sul 403 fino alla Sella di Aip (1.942m) per poi prendere il sentiero 414 che ci porterà alla Cima del Monte Cavallo e poi scendere al Passo Pramollo attraverso le ferrate Enrico Contin e poi la ferrata Winkelturm sulla Torre Winkel.

Per tutte queste varianti, della settima tappa, si trovano abbondanti relazioni su internet cercando con Google perciò non mi dilungherò con noiose descrizioni.

Concludendo, la settima tappa, come visto, è ricca di molteplici varianti e con difficoltà che vanno dal percorso semplice E, per esperti EE ed EEA (ferrate e alta via su sentiero alpinistico). C’è solo l’imbarazzo della scelta.


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04 – Quarta tappa dal Rifugio Hochweißstein–haus al Rifugio Giovanni e Olinto Marinelli

Traversata Carnica – Karnischer Hohenweg


Dal Rifugio Hochweißsteinhaus 1868m

Al Rifugio Giovanni e Olinto Marinelli 2.111m


Difficoltà:EEA
Periodo consigliato:Estate – Autunno
Lunghezza del percorso:18,3 Km
Dislivello in salita:1207 m
Dislivello in discesa:933 m
Tempo di percorrenza:9:00 ore
Sentieri C.A.I.403 – 144 – 145 sentiero Spinotti
Mappa Tabacco09
Punti di appoggioRifugio Hochweißsteinhaus Aperto da metà giugno a inizio ottobre. 55 Posti letto, cucina aperta tutto il giorno. Rete cellulare disponibile a circa 10 min dal rifugio. Telefono a gettoni in rifugio, docce.
Pernottamento cani nel deposito scarpe/attrezzature o nella legnaia.
Tel.: +43 6767462886 E-mail: hwh@aon.at
Rifugio Lambertenghi Romanin
Aperto da metà giugno a fine settembre. Posti letto complessivi: 94 bagni: 2, cucina aperta tutto il giorno. Tel. 0433 786074 E-mail: info.lambertenghi@gmail.com
Rifugio WolayerWolayersee hütte
Aperto 5 giugno 2020 – 03 ottobre 2020. Posti letto complessivi: 64. Dotato di docce e acqua calda. Cucina aperta tutto il giorno. Possibilità di prenotare online.
Tel. +43 0720 346141 (solo in estate) E-mail: info@bergerlebnis-lesachtal.at.
Rifugio F.lli Marinelli
Aperto da metà giugno a ottobre. Posti letto complessivi: 50, 6 bagni e 1 doccia, cucina aperta tutto il giorno. Tel. 0433.779177 Cel. per prenotazioni +39 339.5356363 E-mail: cate_selva@libero.it.
Rifugio Tolazzi 
Aperto da giugno a ottobre con la cucina aperta tutto il giorno. Tel. 338.9093816
E-mail: rifugiotolazzi1500@gmail.com
Gasthof Valentinalm  – Valentinalm.at
Possibilità di pernottamento: camera doppia, camerata.
Possibilità di prenotare online.
Cellulare: +43 664.8419950 Tel.: +43 4715.92215
E-Mail: info@valentinalm.at

Avvicinamento


Il Rifugio Hochweissstein è raggiungibile solo a piedi.

Dal versante Austriaco si può salire in macchina (sentiero 448) fino ad un parcheggio posto a circa 1.5 km sotto il rifugio per poi proseguire a piedi.

Da Pierabc (dove si trova lo stabilimento della Goccia di Carnia, Forni Avoltri) seguendo il sentiero 140 e poi il 403 fino alla forcella del Giogo Veranis (2.011 m) e da qui si scenderà sul versante austriaco fino al Rifugio.

Oppure, ed è anche la via più corta, si potrà lasciare la macchina nel parcheggio prima delle Sorgenti del Piave cioè qui: , dove sale la strada bianca che ci porterà al Rifugio Calvi, da qui raggiungeremo al Passo Sessis (2.367 m) e poi seguiremo il sentiero 140 che abbandoneremo subito dopo per seguire il sentiero che troveremo sulla nostra sinistra e che ci condurrà al Passo dei Sappadini (2.128 m) ora scendendo da qui, sul versante austriaco, raggiungeremo il Rifugio Hochweissstein.


Descrizione del percorso


Usciti dal Rifugio Hochweissstein (1.868 m) prendiamo il 403, il sentiero della la nostra Traversata Carnica, che risalendo di 150 m di dislivello, ci porterà alla forcella Giogo Veranis (2.011 m). Da qui incomincerà la nostra discesa lungo la valle Fleons che dopo circa due chilometri ci farà giungere alla Casera Flenos di Sotto (1.580 m ) dopo essere prima passati al di sopra dei ruderi della Casera Fleons di Sopra (1.900 m). Ora continuando a scendere lungo questa bellissima vallata ed in mezzo a lussureggianti boschi di larice passeremo prima dalla Casera Sissanis di Sotto (1.540 m) e poi da quella di Sopra (1.682 m). Ora risaliremo fino alla Sella Sissanis (1.987 m) e passando, poco dopo, accanto al lago Pera (1.960 m) andremo a raggiungere il Passo Giramondo a 2.005 m di altezza dopo aver seguito il sentiero fin sotto la Creta di Bordaglia e dopo 02:30 ore di cammino circa. Giunti a questo punto valicheremo in territorio Austriaco e incominceremo a scendere lungo un ripido sentiero nella vallata sottostante fino a raggiungere i verdi pascoli della Obere Wolayer Alm (1.700 m) e da qui risaliremo fino al Lago Volaia (1.950m), tutto questo dopo circa 6 ore di cammino se saremo rimasti nei tempi giusti. Se invece saremo giunti fin qui in più di 6 ore si dovrà valutare se concludere qui la quarta tappa passando la notte al Rifugio Lambertenghi Romanin (1.955 m) o al rifugio Austriaco sul Lago Volaia il Wolayerseehütte (1.960 m), allungando però la Traversata di un giorno. Avendo invece rispettato i tempi prefissati, abbandoneremo il sentiero 403, all’inizio del lago, per prendere il sentiero 144 (Sentiero dei Cramars) che dapprima ci farà ritornare in territorio Italiano e subito dopo ci farà passare di fronte al Rifugio Lambertenghi Romanin. Dopo poche centinaia di metri dal rifugio giungeremo al pianoro che precede l’ex caserma della finanza, qui andremo a seguire, sulla sinistra, il Sentiero Attrezzato Spinotti (EEA) 145 che ci condurrà in 02:30 ore circa al Rifugio Marinelli, la nostra meta. Il Sentiero Attrezzato Spinotti è abbastanza impegnativo ed esposto per questo, per lunghi tratti, è stato reso sicuro con fittoni e cavi metallici per agevolare il passaggio agli escursionisti. Caratteristico è il suo attacco dove è presente un breve camino che si andrà a superare su di una scaletta in legno di una quindicina di metri, qui: il link alla dettagliata descrizione del percorso realizzata da Alex, uno dei gestori del Rifugio Lambertenghi.

Nel caso si decidesse di fermarsi sul Lago Volaia, come suggerito, ed affrontare lo Spinotti il giorno successivo, visto che in sole 2:30 ore si giungerebbe alla destinazione, una buon idea potrebbe essere quella di fare una puntatina sul Monte Coglians (2.780 m), meta irrinunciabile, magari salendo dalla Ferrata Nord sentiero 437 per poi scendere dal sentiero 143 al Rifugio Marinelli oppure salire e scendere dalla via normale, sentiero 143, che si andrà a prendere subito dopo aver fatto lo Spinotti. Così andremo ad allungare il cammino di circa 4 ore per un totale di 6:40 ore, qui: il link alla scheda completa per la via normale, con tempi e dislivelli.

Per chi non se la sentirà di affrontare lo Spinotti ci saranno due alternative possibili.

La prima, allungando la traversata di un giorno, è quella di scendere dal Rifugio Lambertenghi (1.955 m), dopo averci trascorso la notte, lungo il Sentiero dei Cramars 144 fino al Rifugio Tolazzi (1.350 m ) per poi risalire al Rifugio Marinelli (2.111 m) seguendo il sentiero 143 dove si passerà la notte prima di affrontare la tappa successiva, dal Marinelli alla Malga Pramosio.

La seconda è quella di continuare dal Lago Volaia sul sentiero 403 percorrendo la Karnischer Hohenweg ed arrivare così alla Gasthof Valentinalm (1.220 m; D- 920m) dopo 2:30 ore di cammino, fatti però tutti in discesa. Qui è possibile fermarsi a dormire per poi proseguire su mulattiera, il giorno successivo, fino a raggiungendo il Passo di Monte Croce Carnico per riprendere, da qui, la traccia originale e giungere in Malga Pramosio in circa 08:00 ore. Un’altra possibilità è salire direttamente sul Pal Piccolo, dopo aver raggiunto la Ploken Haus, seguendo il sentiero 434 Museumsweg, passando per il Museo Storico all’aperto dedicato alla Guerra del 15/18, e raggiungere poi il sentiero del Museo Storico Italiano, il 401, che è anche il sentiero della nostra Traversata Carnica che ci condurrà in Malga Pramosio appunto (07:30 ore).



Quarta tappa – Tracciato GPS


Tracciato GPS sulla cartina TabaccoMap 1:25.000


Profilo altimetrico


Suggerimenti e considerazioni sulla quarta tappa della Traversata Carnica 2020

La quarta tappa sarà una delle più impegnative non tanto per il dislivello che comunque sarà di 1200 m D+, 900 m D- ma per la lunghezza 18,3 Km e per dover affrontare il Sentiero attrezzato Spinotti (EEA) a fine giornata.

Questa è una tappa che è ricca di punti di interesse storico, specie nei pressi del lago Volaia che, oltre ad essere una perla di bellezza in mezzo alle Alpi Carniche, donerà a chi avrà il piacere di sostare sulle sue sponde una piacevole sensazione di pace e serenità. Per questi motivi meriterebbe fermarsi qui tutto il pomeriggio e parte della mattinata seguente per poi riprendere il cammino, anche se si dovrà allungare la traversata di un giorno.


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